VIVERSI E VIVERE LA SESSUALITÀ IN MENOPAUSA
– Aspetti Psicologici –
Negli ultimi tempi molti professionisti del settore pongono l’accento sugli aspetti della sessualità femminile che prima di oggi venivano lasciati in secondo piano. Ci si concentra però soprattutto su quella fascia di età legata al periodo fertile, quasi a significare che con la menopausa e le conseguenza che ne derivano, il piacere e la sessualità smettano di essere argomenti a cui dedicarsi. Un recente studio sulla funzione sessuale in menopausa (Donà, 2003) ha utilizzato uno strumento di autovalutazione (Brief Index of Sexual Functioning for Women; Taylor, Raymond, Rosen e Leiblum, 1994) su un campione di donne in menopausa e su un campione di donne che non lo era; sono state escluse dall’analisi le donne che presentavano fattori di rischio per la sessualità ed è stata posta attenzione alla soddisfazione della relazione (Basson, 2000). Dallo studio è emerso che nelle donne in menopausa è compromessa la funzione sessuale e vi è un decremento di quasi tutti i parametri della sessualità (eccitazione, orgasmo e desiderio sessuale); tale decremento, però, non influisce sul grado di soddisfazione sessuale.
La soddisfazione sessuale è strettamente correlata a come si vive la propria sessualità. Sono diversi i fattori che ne influenzano il vissuto e molti dipendono dallo stato psichico che è peculiare di ogni donna. Con la menopausa intervengono tanti cambiamenti che siano fisici, ormonali e psicologici e con essi inevitabilmente cambierà il modo di percepire la propria femminilità e come questa verrà portata nella relazione. Infatti i cambiamenti non investono solo la donna, ma anche il partner.
Si parla di una fase di vita abbastanza critica: i figli crescono e vanno via di casa, si avvicina la pensione, il corpo cambia così come la sua funzione (non si è più fertili), e la coppia stessa deve essere pronta ad affrontare tutti questi cambiamenti. Non ci dimentichiamo che anche l’uomo si troverà a vivere la propria andropausa. Sulla relazione di coppia, infatti, converge l’impatto di due invecchiamenti psicobiologici individuali e di due storie personali e bisognerebbe trovare lo spazio e il modo per rinegoziare il proprio rapporto. Se da un lato può esserci più spazio e più tempo che permettano di concentrarsi sui propri sentimenti e la propria relazione, dall’altro lato questi stessi fattori potrebbero minacciare la coppia stessa. I due si ritrovano da soli senza un posto in cui fuggire (metaforicamente) e l’andropausa, la menopausa e i primi acciacchi fisici possono intaccare la funzione sessuale. In questa fase della vita i problemi principali sono i falsi miti che inducono a ritenere che il desiderio diminuisca fino a scomparire, soprattutto nelle donne (Hobson, 1985).
Avere maggiore consapevolezza di sé permette anche di potersi vivere in maniere differente, di poter avere un ruolo, come donna, al di là della funzione attribuita biologicamente (generare). La sessualità in terza età non solo è possibile, ma aiuta a scoprire, definire e accettare il proprio corpo in maniera diversa. Il percorso di consapevolezza passa anche dalla comunicazione. Bisognerebbe imparare a comunicare di più, soprattutto nella relazione di coppia, ma anche sdoganare l’argomento all’esterno della coppia, confrontandosi con chi vive situazioni similari. Ma è importante riuscire a comunicare con sè stesse, ritrovarsi. Che sia da sole o con un aiuto esterno, l’importante è riuscire a ricollocarsi nel cambiamento per poterselo vivere al meglio.
Dott.ssa Patrizia Perrone
Psicologa-Psicoterapeuta