MENOPAUSA e PELVIC WELLNESS
MENOPAUSA e PELVIC WELLNESS: I passaggi fondamentali che riguardano la vita delle donne (comparsa del ciclo mestruale, scelte contraccettive, gravidanza, parto, riproduzione assistita, arrivo della menopausa e fine della possibilità di procreare) sono fenomeni determinati socialmente oltre che biologicamente [3]. Attraverso un’analisi in ottica PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia) è possibile comprendere come il contesto sociale, culturale e psicologico-affettivo possa esercitare un’importante influenza sugli eventi corporei.
Perimenopausa, menopausa e post-menopausa rappresentano una parte importante della vita di una donna, considerando la comparsa dei primi sintomi intorno ai 50 anni e un’aspettativa di vita media pari a 84,3 anni [8]. Con la menopausa[1], la donna può riscontrare una serie di manifestazioni (a carico del metabolismo, dell’apparato cardiovascolare, dell’apparato scheletrico e del tratto uro-genitale, del sistema immunitario, delle funzioni cognitive) legate alla fisiologica deplezione di estrogeni e progesterone, per mancata produzione ovarica. Anche se quantità significative di steroidi sessuali sono prodotte nei tessuti periferici a partire dal DHEAS (Deidroepiandrosterone) e gli estrogeni continuano ad essere prodotti nei tessuti adiposi [5].
La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia a dicembre 2016 nell’opuscolo “Menopausa – Meno…male!” ha sottolineato come “La menopausa per tante italiane è ancora considerata una fase negativa della vita. Il 61% afferma di sentirsi peggio di prima della fine del ciclo mestruale. (…) Inoltre negli ultimi anni sono aumentate le madri ultra 40enni (+12% dal 2010) quindi la donna in menopausa può avere figli giovani o giovanissimi ed è spesso ancora nel pieno della vita lavorativa”.
Allora come affrontare questa fase di cambiamento della propria vita?
Sebbene la terapia ormonale sostitutiva (TOS) non sia indicata principalmente per la prevenzione delle malattie croniche, una recente analisi indica che le donne prossime all’insorgenza della menopausa traggono maggiori vantaggi per il sollievo dai sintomi vasomotori all’uso di TOS rispetto alle donne più anziane [1]. Ma altri studi evidenziano un legame tra l’uso di ormoni esogeni e il rischio di malattie infiammatorie intestinali: in particolare, sembrerebbe esserci una maggiore correlazione tra l’uso di TOS e rischio insorgenza di colite ulcerosa. Sebbene il meccanismo esatto di queste associazioni sia in gran parte sconosciuto, sono state proposte diverse ipotesi: in primo luogo, è stato dimostrato che l’estrogeno orale modifica la permeabilità intestinale, inoltre il microbioma intestinale risulta alterato dall’uso di ormoni esogeni, ricordando come queste modificazioni siano alla base dello sviluppo di malattie autoimmuni [6].
E poi comunque la donna non è solo estrogeni e accade sempre che la percezione della qualità di vita sia condizionata da valori personali, obiettivi, aspettative, standard e preoccupazioni. Nello specifico per le donne in menopausa può essere negativamente influenzata da fattori psicosociali e culturali, nonché comorbidità cliniche o difficoltà emotive legate a questo cambiamento che spesso si correla con sintomi psicofisici [4]. Soprattutto le donne attive nei contesti lavorativi, potrebbero sentirsi minacciate da certe “etichette sociali”, che rendono ancor più difficile la gestione dei “cambiamenti fisici” poiché possono mettere in discussione la fiducia in se stesse e nelle loro abilità e potrebbero spingerle ad adottare terapie di controllo dei sintomi ma anche a prestare una maggiore attenzione all’aspetto fisico [7]. Poiché alcuni studi dimostrano che le donne con atteggiamenti più negativi nei confronti della menopausa riportano più sintomi [4], è importante controbilanciare queste aspettative negative mettendo in discussione certi condizionamenti culturali, creando strategie per gestire le vampate e le difficoltà legate al sonno e adottando uno stile di vita sano. Quello che deve essere rafforzato anche in questo ambito è la visione della menopausa come un processo naturale anche attraverso letture o incontri “tra pari” che aiuti le donne a condividere le loro esperienze [7]. Per tale motivo spazi dedicati all’educazione alla salute, gruppi di sostegno e terapie alternative e complementari possono promuovere l’empowerment e contribuire a migliorare la consapevolezza, l’adattamento, l’importanza della cura di sé, e quindi la qualità di vita [8].
Con il passare degli anni è possibile che si manifestino, soprattutto dopo eventi fisiologici come la gravidanza, il parto o la menopausa e aggravati da altri come l’aumento del peso corporeo, sforzi fisici non controllati, postura errata e problemi nell’intimità di coppia, problematiche legate alla salute del pavimento pelvico. Quest’ultimo oltre a rappresentare la muscolatura di sostegno degli organi interni è anche un’importante sede di emozioni. Le disfunzioni correlate sono principalmente tre: incontinenza, disturbi sessuali (dolore durante i rapporti), e nei casi più gravi, prolassi. Esse possono essere motivo di limitazione sociale, sessuale e relazionale che incidono significativamente sulla qualità di vita, soprattutto quando non sono affrontate con l’attenzione che meritano. In larga parte queste disfunzioni possono essere evitate con la ginnastica, che non riguarda solo esercizi di respirazione e movimento ma soprattutto l’ascolto e la consapevolezza di sé.
Da questa premessa nasce e si avvia il percorso di gruppo Pelvic Wellness che mira a rafforzare il benessere intimo della donna. Sfruttando le potenzialità del respiro e del movimento consapevole è possibile recuperare quella capacità di rilassamento e tonicità dei muscoli pelvici. Nei casi in cui è esclusa la necessità di un intervento di riabilitazione del pavimento pelvico, è possibile allenare mente e corpo alla prevenzione di tali problematiche.
D.ssa Veronica Ricciuto
Ostetrica, Master II livello “P.N.E.I. e Scienza della Cura Integrata”
Docente di Scienze Infermieristiche Ostetrico Ginecologiche
presso il C.d.L. in Ostetricia – Università degli Studi di Roma Tor Vergata
e presso il C.d.L in Infermieristica – Università Cattolica di Roma
Esperta nella riabilitazione del Pavimento Pelvico secondo strategie di cura e attenzione
dell’Accademia della Rieducazione Pelvica Femminile e l’Advanced Training del Metodo Feldenkrais
[1] Il termine menopausa indica il periodo della vita in cui nella donna viene meno l’attività ciclica ovarica anche se sono riscontrabili casi di menopausa precoce dovuta a stress, disturbi alimentari o obesità, esercizio fisico eccessivo, dieta o cause iatrogene e genetiche. L’intervallo di tempo immediatamente prima della cessazione dei periodi di attività ciclica ovarica incerta è chiamato peri-menopausa [5]. Si può porre diagnosi di menopausa nelle donne sane di età >45 anni che: presentano amenorrea da almeno 12 mesi e non stanno utilizzando contraccettivi ormonali, oppure sono isterectomizzate e presentano sintomi menopausali vasomotori, muscoloscheletrici e urogenitali, alterazioni dell’umore, problematiche della sfera sessuale. Mentre si può considerare il dosaggio dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) per porre diagnosi di menopausa solo nelle donne di età compresa tra 40 e 45 anni con sintomi menopausali (inclusi i cambiamenti del ciclo mestruale) o in donne di età <40 anni in cui si sospetta la menopausa che non stanno assumendo contraccettivi estro-progestinici o alte dosi di progestinici [2]
Fonti citate nel testo:
- Bhupathiraju, S.N., Grodstein, F., Stampfer, M.J., Willett, W.C., Hu, F.B., & Manson, J.E. (2016). Exogenous Hormone Use: Oral Contraceptives, Postmenopausal Hormone Therapy, and Health Outcomes in the Nurses’ Health Study. American journal of public health, 106(9): 1631–1637.
- Cartabellotta, A., Laganà, A. S., Corradini Zini, M., & Triolo, O. (2016). Linee guida per la diagnosi e il trattamento della menopausa. Evidence, 8(8).
- Cicatiello, C. (2011). Dalla Levatrice all’Ostetrica: dal mestiere alla professione?
- Hoga,A.K., Rodolpho, J.R.C., Gonçalves, B.G., Quirino, B. (2014). Women’s experiences of menopause: a systematic review protocol of qualitative evidence. JBI Database of Systematic Reviews & Implementation Reports. 12(7) 72-81.
- Honour, J.W. (2018). Biochemistry of the menopause. Ann Clin Biochem, 55(1):18-33.
- Khalili, H. (2016). Risk of Inflammatory Bowel Disease with Oral Contraceptives and Menopausal Hormone Therapy: Current Evidence and Future Directions. Drug Saf, 39(3): 193–197.
- Sergeant, J., & Rizq, R. (2017). ‘Its all part of the big CHANGE’: a grounded theory study of women’s identity during menopause. Journal of Psychosomatic Obstetrics & Gynecology, 38(3):189-201.
- Yazdkhasti, M., Simbar, M., & Abdi, F. (2015). Empowerment and Coping Strategies in Menopause Women: A Review. Iran Red Crescent Med J, 17(3): e18944.